“Te prego, o splendida, più bella tra le città dei mortali”, Pindaro, antico poeta greco definì con questi versi Agrigento.
L’area archeologica di Agrigento, come eccezionale testimonianza storica della Magna Grecia e dell’epoca successiva, è stata iscritta nel 1997 nel World Heritage List dell’UNESCO come “patrimonio mondiale dell’umanità“.
Il sito si estende su circa 1300 ettari e racconta una storia millenaria iniziata nel V sec. a.C. con la fondazione dell’antica colonia greca di Akragas.
Diventata teatro di lotta fra Cartaginesi e Romani per il dominio sul Mediterraneo, la città si avviò progressivamente verso il declino finché, conquistata dai Romani e restaurati i templi, venne soprannominata “Agrigentum”.
La valle dei Templi è un luogo di immutata e assoluta magia, unico da visitare, preferibilmente verso l’alba, come suggeriva Goethe, poeta e scrittore tedesco.
Valle dei Templi (Agrigento) – Foto di Emanuele Simonaro
E’ un incanto vedere, al calar delle tenebre, i templi illuminarsi.
Unico tempio rimasto intatto è quello della Concordia, che nel VI sec. venne trasformato in chiesa, il più impressionante tempio greco dorico giunto ai giorni nostri dopo il Partenone di Atene.
Il Tempio di Zeus, di cui oggi sopravvivono solo le fondamenta e l’altare principale, era uno dei più grandi templi greci dell’antichità.
Era caratterizzato dalla presenza di enormi sculture, dette Telamoni, alte sette metri e mezzo che avevano il compito di sorreggere il peso del tempio, così come Atlante, il titano che rappresentano, aveva il compito di sorreggere il peso dell’intera volta celeste.
Purtroppo oggi restano solo alcuni frammenti di tutto il tempio ma fortunatamente alcuni sono ancora ben visibili.
Il più antico tempio di Agrigento è invece quello di Eracle o Ercole. Distrutto da un terremoto, oggi restano in piedi otto colonne.
Contemporaneo al Tempio della Concordia è quello di Giunone, luogo in cui si celebravano le nozze, che rimase fortemente danneggiato da un incendio verso la fine del V sec. a.C..
Del Tempio di Ercole, una delle costruzioni più antiche, dopo un terribile terremoto restano solo otto colonne.
In pessime condizioni è il Tempio di Efesto, all’estremità occidentale della Collina dei Templi. Nella parte orientale c’è il Tempio di Demetra che è diventato il simbolo intero di tutta la valle per la sua bellezza e la sua maestosità.
Il Tempio di Esculapio si trovava fuori dalle mura della città e faceva parte di un santuario, luogo di pellegrinaggio dei malati in cerca di guarigione.
Non lontano si trova il Tempio di Castore e Polluce, due degli Argonauti, conosciuti anche con il nome di Diòscuri.
Distante dalla valle vera e propria, nel centro storico di Agrigento, c’è il Tempio di Atena. Infine, il Tempio di Iside si trova all’interno del Museo archeologico San Nicola, un museo che conserva collezioni di terracotta e ceramiche greche.
Bellissima è anche la zona dell’agorà di età greca e romana, articolata su più terrazzi e centro della vita pubblica, la “Sala del Consiglio” o “Bouleuterion” nell’area a Nord del Poggetto di San Nicola e il Gymnasium, antico luogo di attività sportive, educative e ricreative.
Il parco, che ospita anche tre santuari, alcune necropoli greche, romane e paleocristiane e le fortificazioni, è considerato un’importante meta turistica, forse la più grande fonte di turismo per l’intera città di Girgenti nonché una delle principali di tutta l’isola.
Valle dei Templi (Agrigento) – Foto di Emanuele Simonaro
Curiosità:
Nel mese di febbraio ad Agrigento si celebra la “Sagra del mandorlo in Fiore”, la più importante manifestazione dell’anno per la città, come festa contadina per salutare la precoce fioritura del delicato fiore del mandorlo.
Ai piedi della “collina sacra”, storia, folklore ed arte si mescolano armoniosamente in una festa di primavera che Agrigento e la sua Valle offrono all’attenzione del mondo.
L’inizio ai festeggiamenti è l’accensione del tripode dell’Amicizia, davanti al tempio della Concordia, un atto che simboleggia la fratellanza e la condivisione di diverse etnie. La manifestazione si conclude dopo sette giorni con la premiazione dei gruppi folcloristici provenienti da tutto il mondo.
Valle dei Templi (Agrigento) – Foto di Emanuele Simonaro
Valle dei Templi (Agrigento) – Foto di Emanuele Simonaro
Valle dei Templi (Agrigento) – Foto di Emanuele Simonaro
Orario d’apertura:
Lunedì – Sabato: ore 9:00 -19:00
Domenica e festivi: ore 9:00 – 13:00
Per maggiori informazioni visitare: www.lavalledeitempli.it
Le bellissime foto sono state pubblicate per gentile concessione di Emanuele Simonaro (Facebook – Instagram – Online Sicilia)